Mio padre arrivò in Europa nel 1957, in quegli anni si viaggiava in treno. Biglietto di sola andata da Damasco a Monaco passando tramite la Turchia. Lo stesso treno che descrive Aghata Christie nel suo celebre romanzo Assassinio sull’Orient Express: “Erano circa le 5 di una mattina d’inverno, in Siria. Lungo il marciapiede della stazione d’Aleppo era già formato il treno che gli orari ferroviari internazionali indicavano pomposamente con nome di Taurus Express, e che consisteva in due vetture ordinarie, un vagone-letto e un vagone-ristorante con annesso cucinino.”
Pure loro sono partiti in inverno ma al tempo di mio padre i vagoni erano più numerosi e certamente non tutti si potevano permettere il lusso di mangiare nel vagone-ristorante. Certo, chi sapeva viaggiare si era organizzato bene ma tanti non erano pratici di viaggio e si vedeva di tutto e di più. Erano un gruppo di amici che partivano per gli studi, non sapevano come fosse la Germania o cosa aspettarsi per cui uno di loro partì con cinque chili di patate e tanta altra roba (che per paura di perdere la connessione a Istanbul li passava agli amici dalla finestra), un altro si era portato appresso tante uova sode da bastare fino alla Germania, con tutti i suoi deliziosi odori! Quello che mi sta più simpatico, e forse il più scapestrato, è il ragazzo del tè: si era portato un piccolo fornello a gas sul quale preparava il tè per tutta la comitiva, a ogni fermata scendeva per procurarsi l’acqua. Grazie a Dio non ci sono stati incidenti di nessun genere.
Mio padre era ben preparato ma ha pagato cara la sua curiosità. Apriva e chiudeva qualsiasi cosa che si poteva aprire o chiudere in cabina, ma una corda orizzontale sopra il finestrino lo intrigava tanto…e la tirò! Seguì un fischio fortissimo che obbligò il treno a fermarsi in mezzo al tragitto, avevano già superato Istanbul da un pò, il controllore corse subito in cabina preoccupato. I ragazzi lo erano ancor di più. Chiese chi avesse tirato la corda e mio padre tranquillo rispose che era lui e che non sapeva fosse il freno d’emergenza. Al tempo non c’erano multe ma è stato isolato dai suoi amici e gli avevano detto che una volta arrivati in Bulgaria lo avrebbero consegnato alla polizia locale…ma una volta giunti a destinazione ci hanno ripensato e l’hanno lasciato continuare il viaggio.
by Alia
Salve attraverso un amico ho scoperto questo delicato e succulento sito, troppo buone le ricette!!!
Sono curiosa di farmi guidare alla scoperta di una Siria e Palestina meno note ma non dimentiche.
Grazie mille!!!
Grazie Michela, siamo felici che tu abbia scoperto il nostro sito. Fa davvero piacere ricevere un riscontro dalle nostre lettrici e dai nostri lettori 😀
Ci auguriamo che pure la degustazione, se proverai a cucinare, sia buona e succulenta!